I progetti mi hanno sempre procurato grandi soddisfazioni e motivazione intrinseca al lavoro. Progettare è un’attività mentale che ti coinvolge completamente e non lascia spazio a niente altro. Le idee cominciano ad affollare il cervello a volte sovrapponendosi le une alle altre e il primo vero lavoro è quello di fare ordine, selezionare quelle realizzabili e dare coerenza e soprattutto senso.
Quest’ultima parola ‘senso’ si è un po’ persa ultimamente: alcuni si ‘inventano’ progetti solo per ottenere dei finanziamenti. Invece, il cammino è inverso: è per soddisfare un bisogno reale ed esistente che rispondi a una call con un progetto coerente in cui saranno chiari gli obiettivi da raggiungere, le attività e la loro scansione temporale, i risultati che ti aspetti.
Gli obiettivi da raggiungere insomma devono essere S.M.A.R.T., un acronimo inglese coniato da Peter Drucker nel 1954, che sta per: Specific, Measurable, Achievable, Realistic and Time-bound.
Se il progetto è redatto con coerenza e in dettaglio, la sua attuazione sarà senz’altro facilitata e produrrà gli effetti sperati.
Questa sezione documenta le attività progettuali che ho promosso e gestito negli anni scolastici 2015-2019 presso la scuola secondaria di secondo grado in cui prestavo servizio.